Il Dio del fiume – Wilbur Smith

Il protagonista del libro è Taita, uno schiavo eunuco dell’antico Egitto, al servizio del Gran visir Intef.
Innumerevoli le doti di questo vanaglorioso schiavo; tutore, scriba, astrologo, matematico, architetto, artista, pittore, poeta, ingegnere, contabile, politico, inventore, musico, cantante, medico, chirurgo, esperto di tattiche di guerra, cavaliere, oratore, maestro di logica e molto di più.

Nonostante tutte queste notevoli doti il motivo per cui fu rapito e reso schiavo fu la sua bellezza fanciullesca. Reso eunuco per ordine del suo perfido e pederasta signore, grazie alle sue notevoli doti conquista il favore del Faraone Mamose VIII.

Taita riveste il ruolo del narratore. La storia raccontata dallo schiavo è la storia della nobile Lostris, figlia del Gran Visir Intef, e delle strane e grandi ripercussioni a cui la vita ha portato ai nostri ed a tutto l’egitto a causa delle scelte fatte in funzione dei sentimenti.

L’ambientazione è circa il 1650 a. C., “mille anni” dopo la nascita del grande Egitto dei Faraoni.

Colpisce l’immodestia con cui lo schiavo si riferisce alla propria persona. L’inizio della storia vola leggera su trame apparentemente scontate, talvolta ci si trova a pensare “ma certo Taita, ma che ti aspettavi!”.
Poi le dinamiche si complicano, l’intrigo si fa interessante e l’avventura eroica.

Le descrizioni delle antiche attività sono affascinanti e plausibili, così come l’ambientazione geografica e sociale.

Ho particolarmente apprezzato la descrizione della genesi secondo l’antica religione egiziana e la ricostruzione dell’antica vita quotidiana, così come lo spirito d’Africa che come sempre Wilbur Smith descrive tanto bene.

Anche questa volta la lettura si è rivelata una gioiosa ed interessante attività.

Sintesi della Genesi degli Dei Egizi:
Ammon Ra, il Dio sole, si è autogenerato.
Ra ha quindi generato Geb e Nut.
Geb e Nut si sono uniti ed hanno generato due maschi, Osiride e Seth, e due femmine, Iside e Neftis.

Osiride ha creato il mondo e Seth ingelosito ha ucciso Osiride e lo ha smembrato in quattordici parti, disseminandole ovunque.

Le sorelle impietosite lo hanno ricomposto e rianimato, generando con lui Horus.

Tra gli dei più importanti troviamo Hapi, protettrice del grande fiume Nilo e Nekhbet.

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