Mi piacciono molto le canocchie, e sono andato alla ricerca di una buona ricetta per un primo classico della cucina romagnola, le pappardelle alle canocchie. Mi è stato d’aiuto come spesso mi capita il CD della pro loco, “INCONTRI DI MARE” A TAVOLA CON LA COMPAGNIA DEL PESCE AZZURRO” del laboratorio didattico “La compagnia del pesce azzurro”, promosso dal Comune di Cesenatico e dalla società Gesturist, con il fondamentale appoggio del Museo della Marineria.
La pasta alle canocchie si prepara tradizionalmente con le pappardelle o con le reginette, ma spesso sono servite con maccheroni o maniche.
Il gusto di questo sugo mi piace molto. Le canocchie sono dolci e si sposano con il pomodoro in modo particolare ma decisamente equilibrato. La consumazione dà qualche problema, perché se svuoti le canocchie ed utilizzi solo la polpa il piatto risulta buono ma incompleto, se utilizzi i tranci delle canocchie così come suggerito dalla ricetta originale rischi di pungerti le labbra se il cuoco non ha cimato le punte che ricoprono il guscio, e comunque non mi soddisfa appieno.
Ho poi trovato ispirazione leggendo la ricetta del blog Il mondo di Luvi nella quale ho apprezzato il modo ingegnoso di preparare i molluschi. Il risultato è questa ricetta, che vi propongo.
Ingredienti per 4 persone
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250 g. di canocchie
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1 spicchio d’aglio
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8 pomodorini
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1/2 bicchiere di vino bianco
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350 g. di pappardelle
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scalogno
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olio d’oliva, sale, pepe
Preparazione
Lavate e pulite le canocchie, con l’aiuto delle forbici rimuovete le pinnette poste sotto il corpo, che trattengono le impurità, tagliandole il più possibile vicino al corpo, per poi sciacquarle in acqua corrente. Rifilate con attenzione il profilo destro e sinistro del crostaceo, facendo attenzione a non pungervi.
Mettete da parte le 4 canocchie più belle, posatele su di un vassoio e mettetele in congelatore per almeno mezz’ora. Una volta indurite tagliatele con le forbici lungo il perimetro esterno e sgusciatele mantenendo la polpa intera.
Tagliate le canocchie in tre parti e conservate gli scarti (testa e coda) per completare il sugo. Fatele insaporire in un soffritto di scalogno e uno spicchio di aglio intero che poi verrà tolto, salare e pepare.
Versate il mezzo bicchiere di vino bianco e sfumate, aggiungete i pomodorini e lasciate cuocere a fuoco lento per 10 minuti, rimuovete lo scarto delle canocchie ed aggiungete le code nude per 5 minuti senza mescolare.
Sbollentate le pappardelle per circa due minuti in abbondante acqua bollente, cucinandole al dente, scolate la pasta e saltatela nella padella delle canocchie e terminate la cottura. Impiattate preoccupandovi che sia servita una coda per porzione.
Spazio di Pietro 